Eleanor Roosevelt con la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani

Eleanor Roosevelt: una First lady da ricordare

La sua figura lasciò un’impronta indelebile nella storia della politica americana e non solo. Donna determinata e straordinariamente moderna per il suo tempo, trasformò il ruolo della First Lady. Il suo impegno per i diritti umani e civili continua a ispirare il mondo.

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Se oggi vediamo le First Lady americane impegnate in campagne sociali e attive a difesa dei più deboli lo dobbiamo a Eleanor Roosevelt. Il suo impegno pubblico e politico cominciò circa un decennio prima dell’elezione a presidente di suo marito, Franklin Delano Roosevelt, e continuò per tutta la sua vita.

Il presidente Truman la definì la First Lady of the world per il suo impegno nel garantire a tutti diritti umani e civili. In Italia è meno conosciuta, ma negli Stati Uniti è un mito tra i progressisti.

In questo nuovo appuntamento con la rubrica “Donne dimenticate dalla storia” parliamo di una donna che ha lasciato un segno indelebile non solo nella storia politica americana ma in tutto il mondo.

Eleanor Roosvelt: la sua biografia

Figlia di Elliot Roosevelt, fratello minore del presidente Theodore Roosevelt, e di Anna Livingston Ludlow Hall nacque l’11 ottobre del 1884. Purtroppo rimase orfana molto presto e la nonna materna la prese con sé crescendola ed educandola in un ambiente a lei ostile.

Cominciò a respirare libertà quando a 15 anni venne mandata in Inghilterra a studiare grazie al sostegno della zia paterna Anna.

Frequentò la scuola privata per ragazze dell’alta società di Allenswood, la cui direttrice era una donna di larghe vedute, femminista e che incoraggiava allo studio e all’autonomia. Marie Souvestre era anche la sua insegnante e più tardi Eleanor Roosevelt dichiarò che la donna fu una delle persone che ebbe maggiore influenza nella sua vita.

Eleanor Roosevelt

Il ritorno a New York e l’incontro con il futuro presidente

Venne il momento di fare ritorno a New York.

Iniziò a frequentare Franklin Delano Roosevelt, un suo cugino appartenente a un altro ramo dei Roosevelt. Due persone opposte: lei timida e impacciata, lui brillante e “farfallone”. Era per questa differenza che la madre di lui, contraria alla loro unione, cercò di separarli: non reputava la ragazza all’altezza di suo figlio.

Come andò a finire fu esattamente l’opposto.

Franklin Delano Roosevelt si paralizzò alle gambe e sua madre lo incitava a ritirarsi dalla vita politica rassegnandosi alla sua condizione. Fu in questa situazione che emerse la determinazione di Eleanor Roosevelt che, messa da parte la suocera, iniziò ad assistere il marito nella sua vita politica.

Eleanor Roosevelt e l’impegno politico

Durante la campagna elettorale per diventare governatore dello stato di New York fu lei a tenere diversi comizi elettorali che fecero vincere al marito le elezioni.

Dopo la vittoria fu sempre Eleanor a presenziare agli eventi in sostituzione del marito. Prese inoltre parte alla League of Women Voters, alla National Consumers’ League, alla Women’s Trade Union League e alla sezione femminile del Comitato democratico dello Stato di New York.

Terminato il mandato Franklin Delano Roosevelt si candidò alla Casa Bianca e tutti sappiamo come finì. Eleanor continuò il suo lavoro anche durante la presidenza del marito e rafforzò ancora di più il suo impegno come attivista.

Il presidente non la appoggiava pubblicamente nella sua lotta per i diritti degli afroamericani per paura di perdere il consenso dei democratici del sud, ma va detto che vinse la presidenza anche grazie proprio al sostegno ricevuto dalla comunità afroamericana. Al contrario lei appoggiava e sosteneva la politica del New Deal portata avanti dal marito.

Nel 1945 suo maritò morì, ma la sua attività non terminò quando cedette il ruolo di First lady a Elizabeth Virginia Wallace, moglie del neo presidente Herry S. Truman.

Eleanor Roosevelt con Franklin Delano Roosevelt

Il rapporto con il marito

Sebbene il suo matrimonio non fu felice, lei non si sottrasse mai al suo ruolo istituzionale.

La coppia ebbe 6 figli e durante la presidenza condussero una vita da separati in casa. Questo era dovuto al comportamento infedele di Franklin Delano Roosevelt che ebbe una relazione extraconiugale e lei non riuscì mai a perdonarglielo. In risposta a tale comportamento Eleanor ebbe numerosi amanti, tra cui la giornalista Lorena Hickok.

Chi era Eleanor Roosevelt?

Come dicevo all’inizio qui in Italia la figura di Eleanor Roosevelt non è poi così conosciuta.

Eppure se hai letto attentamente la sua biografia è stata una grande donna, il cui impegno non è terminato quando la presidenza di suo marito è cessata ma si è prolungato fino alla sua morte. Forse il suo grande impegno si è affermato proprio quando, alla morte del marito, rimase sola e il suo nome non era più legato (o quasi) a quello dell’ex presidente.

Curiosità su Eleanor Roosevelt

Su questa donna ci sarebbero molte cose da raccontare ma qui di seguito ho raccolto soltanto quelle più rilevanti.

Fu la prima First Lady a volare su un aereo militare

Durante la presidenza Roosevelt scoppia la Seconda Guerra Mondiale e Eleanor Roosevelt diventa la prima First lady a viaggiare su un aereo militare. Per conto di suo marito fece diversi viaggi per visitare le truppe americane nel mondo.

Lei sostenne la creazione del Women Airforce Service Pilots (WASP), il corpo di aviatrici dell’esercito statunitense.

Una rubrica giornalistica per 27 anni

Dal 1935 al 1962 scrisse per la rubrica “My Day” ogni giorno, 6 giorni a settimana. I suoi argomenti principali erano ovviamente i temi sociali, i diritti civili fino alla sua vita privata. Fino ad allora nessuna First Lady aveva avuto un rapporto così diretto e trasparente con i cittadini.

Promotrice della Dichiarazione dei diritti dell’uomo

Il 28 settembre 1948 in un discorso passato alla storia definì la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo la “Magna Carta di tutta l’umanità”. Grazie al presidente Truman che la nominò rappresentante per i Diritti umani presso la Commissione delle Nazioni Unite, Eleanor Roosevelt divenne una figura fondamentale per gli anni a venire.

Lei si impegnò per la ratifica della Dichiarazione e riuscì nel suo intento il 10 dicembre 1948, giorno in cui venne approvata quasi all’unanimità. Venne così affermato il diritto alla vita, alla libertà e all’uguaglianza per tutte le persone a prescindere da razza, credo o colore.

In realtà ebbe un ruolo importante nella creazione proprio delle Nazioni Unite, così come della Freedom House.

Femminismo e attivismo

Eleanor Roosevelt può essere considerata una delle prime femministe. È stata una delle attiviste più impegnate a favore delle donne. Ad esempio si è opposta all’emendamento per la parità dei diritti: questo impediva a Congresso e Stati di promulgare leggi a protezione delle donne lavoratrici. Inoltre organizzò conferenze stampa aperte solo a donne giornaliste. Questa chiusura costrinse i giornali a includere più donne nel loro staff per poter avere una corrispondente che potesse scrivere di quanto detto alla Casa Bianca.

Denunciò la discriminazione contro gli afroamericani e si schierò contro la segregazione razziale. Fu un’aperta sostenitrice di figure come Martin Luther King Jr. Invitava attivisti, artisti e intellettuali alle sue cene ufficiali, spesso ignorando il protocollo. Arrivò a dimettersi dalla Daughters of the American revolution (Figlie della rivoluzione) quando l’organizzazione si oppose all’opposizione della cantante Marian Anderson, afroamericana. In risposta organizzò un suo concerto al Lincoln Memorial a cui assistettero 75.000 persone.

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